
Operazione nostalgia al Milan: l'ex squadra più grande al mondo si e' ridotta ad "elemosinare" la venuta di Sua Maestà Ibrahimovic, il più smisurato, egocentrico, acrobatico e nasuto giocatore che ci sia sulla faccia della terra.
A dire il vero si dovrebbe chiamare Ibrahimovic II, vista la precedente esperienza rossonera particolarmente brillante del nostro eroe, richiamato stavolta per tentare di strappare il povero Milan da "morte sportiva" annunciata .
Le cose sono profondamente cambiate in casa rossonera, cosi' come le 38 primavere suonate dello slavo-svedese rappresentano un'incognita da tenere in seria considerazione , fosse anche per un superman che tanto ama gli slanci delle arti marziali applicate al calcio.
Gia' pregusto il suo arrivo a Milanello accompagnato dal fido procuratore mister Money Raiola, ancora una volta capace dell'impossibile impresa di trasformare un funerale meneghino in un party hollywoodiano ,ne vedremo certamente delle belle.
Di sicuro c'e' un calciatore dalla passata matematica capacita' di vincere il campionato laddove abbia giocato anche solo una stagione praticamente in ogni sua squadra dall'Inghilterra alla Francia passando dall'Italia prima dell'ultima conquista americana dove fosse per lui andrebbero riscritti i libri di storia della serie: Cristoforo Colombo, chi era costui.
La fama che lo precede non passa mai, aggiungiamoci un carattere che dire forte e' dire niente, uniamoci la signora che ha sposato vera e propria maestra di vita ascoltatissima soprattutto nella scelta della città dove vivere per giocare al calcio e otterremo quindi la ricetta perfetta, almeno per loro,
Idilliaco quadretto se non si trattasse di uno stucchevole de-ja vu in salsa rossonera per cui a me viene spontaneo un senso di nausea e siccome al peggio non c'è mai fine la cosa non mi sorprende affatto. Di sicuro resto parecchio scettico sull'esito finale di quella che considero solamente una maxi operazione commerciale più che sportiva degna del Circo Orfei piuttosto che di San Siro.
Ibra o non Ibra ,questo il problema in casa rossonera. Peraltro se proprio andasse male anche questo remake si potrebbe sommare a tutti gli altri fallimenti, della serie “mal comune mezzo gaudio”!
Sempre voce autentica e sincera fuori dal coro, almeno non manca mai una vena originale nei suoi pezzi