
Virus o non virus la squadra rossonera non è affatto guarita ,sebbene il gol della bandiera lo abbia marcato proprio l'allampanato e datato marcantonio svedese.
Troppo poco per avere la meglio su di un'autentica squadra di bucanieri come il Genoa da quando sulla tolda di comando si è installato l'ammiraglio Davide Nicola con il prode mozzo Andrea Masiello portatore inesauribile di pece a tenuta stagna capace di impermeabilizzare così la difesa insieme a capitan Criscito.
Doppio vantaggio del Grifone per merito di Pandev e Cassata davanti ad uno sconsolato Gazidis mestamente seduto in completa solitudine sulle poltroncine di tribuna griffate dallo sponsor, nota compagnia aerea che per risollevare l'agonizzante quanto rassegnato popolo rossonero dovrebbe portarselo via il prima possibile.
Intendiamoci una volta per tutte: costui non capisce proprio un acca di calcio,calciatori e dirigenti, non è il presidente di nessuno soprattutto dopo l'epopea di Berlusconi .
Il suo capolavoro è stata non tanto la cacciata di Zorro Boban ,francamente indifendibile—100 volte meglio Leonardo- quanto la pompa magna della scelta del "visionario" tecnico tedesco Rangnick con un'incauta e sbagliatissima tempistica.
Se nemmeno" Zlatan il messia" apparso finora gran motivatore più che calciatore sa piu' che pesci pigliare si profila un orizzonte nero più che rossonero, con il solo realistico traguardo della salvezza mentre le uniche coppe alla loro portata restano quelle esposte sopra il camino di Milanello .
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