
Manca ormai veramente poco al debutto dell'Italia guidata da Roberto Mancini nella nuovissima competizione firmata Uefa. Una competizione che potrà rivelarsi estremamente importante per squadre come la nostra nazionale, dotata di un potenziale infinito se si parla dei singoli ma incapace di fare il salto di qualità quando si parla di gioco collettivo.
Se dovessi usare un aggettivo per descrivere questa nazionale, userei senza ombra di dubbio l'aggettivo spregiudicata. Non fraintendetemi, spregiudicata in un senso positivo, perché troppo spesso la nazionale italiana è stata prima portata alle stelle, salvo poi cadere sotto i colpi delle critiche e delle aspettative troppo alte per un gruppo non ancora compatto e omogeneo. Questa nuova nazionale formata perlopiù dalle giovani promesse del calcio italiano ha bisogno di pensare, giocare e magari a vincere senza farsi condizionare da fattori esterni, come la stampa o se preferite i social media, sempre pronti a gridare al lupo al primo minimo errore, dalla mancata convocazione del veterano di turno, alla sconfitta di misura contro una nazionale meno blasonata rispetto alla nostra.
Questa nazionale porta con se un fardello pesante, la mancata qualificazione alla scorsa coppa del mondo. Un fardello che può essere trasformato in una motivazione in più per puntare sempre più in alto, senza la smania di arrivarci subito e senza cadute , perché di cadute ne faremo ancora ma con la consapevolezza che prima o poi impareremo a trovare un equilibrio stabile che ci permetterà di ritornare nell'élite del calcio mondiale.
Concludo ribadendo che questa nazionale, mix perfetto tra veterani e giovani promesse, può arrivare veramente lontano. Certo anche noi tifosi abbiamo un compito importante, quello di accompagnare un passo alla volta questa nazionale, spregiudicata quanto basta ma ancora giovanissima e vulnerabile.
In bocca al lupo Italia!
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