
MADAGASCAR-RD CONGO
Ad Alessandria d'Egitto si affrontano due squadre arrivate lì quasi per caso: il Madagascar, da possibile squadra-materasso del suo girone, n'è diventato addirittura leader, portandosi a casa il prestigioso scalpo della Nigeria; l'RD Congo, invece, aveva compiuto un autentico miracolo sportivo per farsi ammettere al ripescaggio, pur deludendo parecchio, date le aspettative. La partita è stata divertente e vibrante, pregna di colpi di scena. Ad aprire le marcature sono stati i Barea con Amada, autore di una conclusione mancina di collo-esterno dai 30 metri di rara potenza e precisione che non ha lasciato scampo all'incolpevole Matampi. La risposta dei Leopardi non tarda ad arrivare e Bakambu trova il colpo di testa vincente sul cross al bacio di Muzinga dalla sinistra. Nella ripresa, malgasci ancora avanti con Andria, bravo a battere il portiere con uno splendido colpo di testa in tuffo su invito di Métanire. Quando sembrava tutto finito, i congolesi hanno un nuovo sussulto d'orgoglio e, su azione da calcio d'angolo all'ultimo respiro, Mbemba salta più in alto di tutti e fredda un Adrien non irreprensibile per il 2-2 che vale i supplementari. Dopo un'ulteriore mezz'ora di parità, sono necessari i calci di rigore per decretare il vincitore. Il Madagascar fa 4 su 4, per i congolesi Tisserand e Bolasie tirano in curva e i Barea entrano nella storia con una qualificazione ai quarti di finale insperata alla vigilia. La favola continua.
ALGERIA-GUINEA
Tutto troppo facile a Il Cairo per l'Algeria, che ha battuto con un secco 3-0 la Guinea e ha ipotecato il pass per i quarti con una prestazione di carattere. Per gli Elefanti Nazionali ha pesato parecchio l'assenza a centrocampo di Naby Keita per infortunio e il solo Diawara si è ritrovato travolto dalla marea bianco-verde. I Fennec chiudono il primo tempo in vantaggio grazie a Belaili che, smarcato in area da un tacco geniale di Bounedjah, non ha problemi a battere Kone. Nella ripresa, l'Algeria trova subito il raddoppio con il suo uomo migliore, Ryad Mahrez, bravo a raccogliere il cross di Bennacer dalla sinistra, a saltare sul controllo il suo diretto avversario e a spiazzare l'incolpevole Kone. Nel finale, c'è spazio anche per la firma del napoletano Ounas, che si fa trovare puntuale a centro-area sul cross basso dalla destra di Atal, sfruttando l'incertezza di Seka in chiusura.
MALI-COSTA D'AVORIO
A Suez, il Mali incappa nella tipica partita maledetta e, dopo aver dominato in lungo e in largo, è costretta ad arrendersi alla Costa d'Avorio, che la sfanga per 1-0 grazie ad una prestazione di sostanza e concretezza. Le Aquile hanno sprecato di tutto davanti alla porta di Gbohouo, con Diaby e Marega catastrofici sotto porta. Gli Elefanti hanno agito perlopiù in contropiede e, sebbene Kodjia non fosse in giornata di grazia, c'ha pensato Zaha a diventare il match-winner, lesto nello sfruttare un errore di posizione di Kone sul rinvio di Gbohouo smorzato di testa dallo stesso Kodjia e battere Diarra in uscita. Il Mali tenta l'assalto all'area ivoriana nel disperato tentativo di acciuffare i supplementari, ma le barricate resistono e la Costa d'Avorio ottiene il pass per i quarti di finale.
GHANA-TUNISIA
L'ultimo colpo di scena di questi ottavi di finale arriva da Ismailia, con la vittoria ai rigori della Tunisia sul più quotato Ghana che è valsa una sorprendente qualificazione ai quarti per le Aquile di Cartagine, pur rimanendo a secco di vittorie in questa edizione. Il Ghana ha molti rimpianti, a partire dal gol annullato ad Andre Ayew nel primo tempo, fino alle parate miracolose di Hassen, per non dimenticare i due legni colpiti da Nuhu e Wakaso. La Tunisia ha avuto la svolta con l'ingresso in campo di Khazri nella ripresa e, da una sua giocata, è nato il vantaggio di Khenissi. L'autogol di Bedoui a tempo scaduto manda la gara ai supplementari, ma l'1-1 persiste. Ai rigori, contro una Tunisia perfetta, l'errore di Ekuban per le Black Stars risulterà fatale.
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