
Se l'obiettivo stagionale era arrivare a giocare al "Wanda Metropolitano" di Madrid, anche se era forse meglio andare da Wanda Nara (ma quello è carattere), dopo il sorteggio di Nyon di ieri è stato raggiunto. Possiamo dunque tirare i remi in barca (almeno i tifosi) , e lasciare perdere il resto. L'Atletico Madrid è solo un problema secondario ovviamente, e anche se in realtà questa maledetta Coppa bisogna cercarla di vincerla.
Scherzi a parte dagli ottavi in poi era ovvio che, dopo le eliminazioni di Inter e Napoli (che con la loro presenza avrebbero stravolto le palline degli accoppiamenti), ci sarebbe stato un super match per i bianconeri. E così è stato, ed è forse quello più temuto di tutti. I materassai di Madrid (questo vuol dire il termine "colchoneros"), sono tutt'altro che morbidi. Hanno il carattere del loro allenatore, non hanno nomi altisonanti (Griezmann e forse Diego Costa a parte), ma un grande collettivo. Non brillano per gioco, sono molto poco spagnoli, ma sono irriducibili e ogni anno bisogna fare i conti con loro per vincere qualsiasi competizione. Diego Simeone è il mentore, artefice di tutto questo. Fa un vero e proprio catenaccio, marcature a uomo, squadra corta. Tutto quello che la Juventus soffre da sempre.
Sarà un duello che, ci scommettiamo, partorirà pochissimi tiri in porta e ancor meno goal. Saranno gare tesissime e senza il benché minimo gioco offensivo.
Da questo punto di vista, in questi mesi, Massimiliano Allegri dovrà stupirci: in primis recuperando gli infortuni, che stanno massacrando la squadra che nonostante tutto continua a vincere. La cosa più importante, che gli stessi tifosi bianconeri vogliono vedere finalmente, bisognerà giocare senza la solita paura che ci contraddistingue in Europa e in alcune gare italiane dove è costante la mania di gestire la partita.
"Bisognerà intanto non prendere goal": frase tipica del tecnico livornese che indica una mentalità che va necessariamente superata se si vuole vincere in Champions League. Una frase che fa venire i brividi pensando alle gare interne della scorsa Champions League e che non deve mai più essere presente.
Gli spagnoli possono essere battuti, la Juventus è più forte ma Cristiano Ronaldo va gestito meglio: gioca sempre pochi palloni, li trasforma quando può in oro, ma non va servito così male. In Europa è decisivo in quel tipo di gare. E' stato preso per quello e va accompagnato. Tutto dipende da gioco e atteggiamento. E di gioco se ne è visto sempre poco, si vince perchè c'è una grande difesa e perchè prima o poi una rete la facciamo sempre.
Ma vi immaginate Real e Barcellona che giocano per lo 0-0? Mai visto!
Da qui a Febbraio bisogna essere mentalizzati per l'unica cosa che conta: la Champions League! Il Campionato con un vantaggio che potrà crescere ancor di più, va accantonato prima delle gare che contano. CR7 e altri non vanno spremuti e Allegri dovrà prendere esempio dalla gestione Zidane, che prima di match di Champions, pensava di fare sempre un ampio turn over. Mai come quest'anno la rosa è completa in ogni reparto e non ci sono scuse.
E bisognerà correre ancor di più, perché l'ultima tornata europea di tutte le squadre italiane ha mostrato che rispetto anche a compagini tecnicamente inferiori, noi siamo quasi fermi. E si fanno le figuracce.
A Febbraio dovrà, per potere essere riscritta, necessariamente essere un'altra storia.

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