
"Non ci credo, ma segna ancora lui?"
Questa è l'espressione di stupore all'ennesimo gol di Erling Haaland, nuova perla del calcio mondiale, attaccante dalla faccia indisponente e dal talento incredibile che vive un momento magico. Al contrario di Mauro Icardi, relegato in panchina per tutta la gara e che dopo il boom iniziale sta vivendo la sua solita involuzione stagionale.
La sfida di andata tra Borussia Dortmund e Psg vive di attaccanti. Il rientrante Neymar rende meno amara una trasferta che diventa complicata sotto i colpi dell'ariete norvegese, che vivendo in uno spazio tutto suo, ha il pallone dalla sua parte e qualsiasi movimento faccia in area di rigore fa sempre gol.
Il Dortmund è il catino perfetto per far crescere i giovani, da Lewandowski ad Aubameyang, da Reus a Giovanni Reyna, classe 2002 (!) che dalle giovanili statunitensi sbarca in Germania per esplodere in giallonero dove c'è anche un certo Sancho, anno di nascita 2000 come Haaland, che tutto hanno tranne che paura di affrontare le grandi squadre.
Di contro, Tuchel, ex allenatore proprio nel Dortmund tra il 2015 e 2017, lascia in panca sia Cavani che Icardi e su quest'ultimo i discorsi si sprecano. Il futuro dell'ex capitano dell'Inter è di difficile comprensione, con un'involuzione sotto porta arrivata proprio quando il riscatto da parte della squadra francese sembrava cosa fatta.
Juventus, Real Madrid e ovviamente Inter controllano con curiosità l'attaccante argentino, che sembra soffrire la troppa concorrenza francese (Cavani, Neymar, Mbappé, Di Maria e chi più ne ha più ne metta) con una panchina che non lo rende troppo allegro il compleanno, in data 19 febbraio, che sulla torta avrà più dubbi che candeline.

O anche peggio Icardi Juve
Pvero Icardi