
Un disastro annunciato: da mesi. La gara di ieri sera del Wanda Metropolitano che ha lanciato verso una sicura qualificazione l'Atletico Madrid deve essere lo spartiacque verso quello che serve alla Juventus per diventare forte davvero in Europa: una caratura internazionale. Simeone ancora una volta, e non ditemi che è anticalcio, ha mostrato come si costruisce un collettivo senza grandi individualità (a parte l'immenso Godin e Griezmann) e con la mentalità giusta in Champions: non si molla di un millimetro, ogni palla combattuta come fosse l'ultima, squadra corta e ben schierata come un monolite. Un totem che si muove all'unisono e che gioca sul duello corpo a corpo. Nulla di spettacolare, ovviamente, ma bello da vedere, trascinante come il suo tecnico e difficilissimo da superare.
Questo accade quando un tecnico, come quello argentino, incide positivamente su un progetto tecnico e ne esalta le qualità e i mezzi: non si spiegherebbe il perché, se no, del successo del "Cholismo", capace di conquistare finali e trofei contro squadre super in Spagna come il Barcellona e il Real. Un disastro annunciato, dicevo all'inizio, perché al contrario il problema della Juventus a livello internazionale in questi anni è legato alla panchina: ma se Conte ha avuto almeno il merito di ricostruire dalle macerie, e non era facile, Allegri non ha mai dato in questi anni un gioco alla sua squadra.
E' il momento di cambiare guida se si vuole fare un salto di qualità che non solo è mancato quest'anno (ben 3 sconfitte in Europa) nonostante l'arrivo di Ronaldo, ma che addirittura ha peggiorato le cose. Allegri a fine stagione deve fare le valigie, noi lo diciamo da almeno un anno, con questo tecnico mediocre non si riuscirà a raggiungere il sogno della Champions. In Italia è tutto più semplice: non ci sono avversari e anche giochicchiare e aspettare l'episodio può bastare. In Europa no: ci vuole mentalità vincente, aggressività, qualità e l'unico stratagemma è la coerenza. In sintesi vi spiego cosa voglio dire.
Avete mai visto il Real Madrid rinunciare a Carvajal o Marcelo per mettere un difensore in più? Avete mai visto il Barcellona giocare nella sua metacampo? Avete mai visto ieri sera l'Atletico Madrid fare un solo retropassaggio a Oblak (ieri nessuno ha mai passato palla al portiere, lo avete notato)? La risposta è no! Il tecnico livornese ieri ha rinunciato a Cancelo per mettere De Sciglio: basterebbe solo quello per esonerarlo in due secondi. Una scelta incomprensibile, per la forza del portoghese e per l'inadeguatezza dell'ex milanista ormai conclamata a questi livelli. Poi l'idea di accettare lo scontro in mezzo con i giganti Godin e Gimenez e con un centrocampo foltissimo senza puntare sul gioco all'esterno è stata l'immensa sciocchezza compiuta dall'allenatore.
Da tre anni il gioco della Juventus è: lancio lungo per la testa di Mandzukic, spizzata verso il centro e poi...speranza! Ieri non ne ha presa una il croato, ma era ovvio. Bisognava recuperare Douglas Costa e Bernardeschi dall'inizio, con Cancelo per allargare il gioco sulle fasce, unico modo per aprire il monolite avversario. Usando la tecnica per giocare palla a terra senza mai alzarla. Ma niente, nonostante la pochezza sugli esterni dei colchoneros mai un affondo sulla fascia. Allegri ha sfigurato Dybala che in un 4-4-2 con Ronaldo vicino e soprattutto senza fare 60 metri di campo per tutta una serie di passaggi inutili che rallentano solo il gioco, sarebbe utile con il suo sinistro ma solo a due passi dalla porta. Bisogna accantonare super Mario, ma soprattutto bisogna sfruttare Ronaldo che ieri è apparso mal utilizzato, con corse inutili e mai veramente pericoloso. La Juventus non tira mai in porta!!
Allegri è l'anticalcio: Zidane o Guardiola sono gli unici che possono dare quella mentalità che manca. Quelle geometrie che ci vogliono. Quegli schemi e sovrapposizioni per aggirare difese così. E anche quest'anno la Champions la vinceremo l'anno prossimo.

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