
Una Juventus a briglie sciolte gioca la miglior partita dell'annata e regola un Atlético spento, con le polveri bagnate, mai in partita, presentatosi non da Atlético. La Juventus attacca dal primo minuto, Cristiano Ronaldo fa quello per cui è stato portato a Torino e regala il passaggio del turno con due azzeccati colpi di testa (assist di Bernardeschi nel primo tempo e di Cancelo a inizio ripresa), poi Bernardeschi penetra in area di rigore e Correa ha l'ingenuità di seguirlo: sul rigore, il portoghese si presenta più freddo che mai e punisce nuovamente Oblak - tra i migliori nel suo ruolo - dopo l'errore sotto porta del giovane Kean che poteva siglare il 3-0 a dieci dalla fine. Simeone esce dalla competizione.
A Manchester, i Citizens passeggiano contro lo Schalke 04 di Domenico Tedesco. I teutonici resistono mezz'ora, poi crollano mentalmente quando Aguero beffa Fahrmann con un pallonetto su rigore. Sterling serve di tacco Aguero per la doppietta personale e il 2-0, poi si scatena Sané: l'ex della partita firma il 3-0 e mette a referto gli assist per Sterling, Bernardo Silva e Foden. Anche Gabriel Jesus entra nel tabellino dei marcatori, realizzando il 7-0 finale con un tiro di prima intenzione da fuori area. Serata da dimenticare per Fahrmann.
Guardiola resta il favorito numero uno anche per questa edizione - come in quella precedente - mentre Allegri, apparso mentalmente scarico e apparentemente al termine della sua esperienza a Torino, potrebbe giocarsi le proprie carte da outsider, tabellone permettendo.

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