
Il Napoli del maestro Ancelotti e l'Inter del povero Spalletti escono a braccetto all'ultimo turno e falliscono l'ennesimo traguardo di una stagione già compromessa.
Dove eravamo rimasti, ah già alla ciliegia da mettere sulla torta di Carletto ai messaggi criptati di Luciano, entrambi incapaci di condurre le loro squadre al porto sicuro degli ottavi di finale della Champions League.
Se conosco i cinesi e il loro modo di ragionare, il filosofo di Certaldo ha chiuso con il Biscione neroblu.
Penso infatti ad un suo legittimo e inevitabile esonero entro l'alba di domani quando gli Zhang porteranno a compimento l'inevitabile sentenza.
Cosa potrebbe del resto salvare un tecnico capace di prendere 14 punti dalla capolista Juventus in tre mesi di campionato e venire estromesso in Europa quando la situazione si era messa benissimo per di più da outsider in un girone di ferro?
Nulla come si dice nella sua Toscana, niente e ancora niente depone a suo favore, finanche la sua arrogante sicumera e il suo portamento da modello mancato!
Siccome le disgrazie non vengono mai sole, occupiamoci pure del caso Napoli con le dichiarazioni estive del suo presidentissimo, novello Achille Lauro, l'ineffabile Aurelio De Laurentiis, che tronfio sosteneva tutto impettito come avesse scelto Carlo Ancelotti per crescere a livello internazionale.
Infatti Liverpool ha rappresentato il massimo della conquista europea e da stasera si torna a casa molto prima del previsto, fosse per me imbarcherei tutta la simpatica truppa su una nave come facevano i poveri emigranti un tempo.
Da sportivi ci sarebbe da vergognarsi, ma siccome al peggio non c'è mai fine, chissà cos'altro aspetta il nostro derelitto calcio, di sicuro per fare almeno bella figura a livello internazionale serve molto altro a cominciare dal gioco frutto di una mentalità diversa, soprattutto da parte di chi passa da vincente.
Chi invece ha alzato al massimo una coppa Italia non può aspettarsi di dettare legge, semmai dovrebbe farsi un bell'esame di coscienza.
Che dire se non che Sala è SEMPRE il primo ,leggere suo articolo di inizio stagione sull’Inter in cui senza giri di parole metteva in chiaro le colpe di Spalletti per arrivare puntuale alle rovinose conseguenze di oggi.