
Il Basilea travolge un Krasnodar che promette bene ma ha perso la sua stella polare dopo la partenza di Smolov. Il designato erede Ignatyev non sembra essere all'altezza, forse potrebbe esserlo più Markus Berg (riportato in Europa dopo gli anni anonimi e proficui negli Emirati Arabi Uniti) di Ari (centravanti brasiliano naturalizzato russo; 2 presenze in Nazionale), occorre farli giocare però. Spicca anche Tommy Vilhena, ennesimo talento passato da golden boy europeo a ex baby prodigio. I rosso blu dominano l'incontro e l'esterno offensivo Bua - che gioca davanti all'italiano Petretta, qui terzino - buca due volte la difesa russa, nella seconda occasione realizzando un pallonetto. C'è gloria anche per Zufi e per il giovane Okafor, in mezzo l'autogol di Vilhena.
Qualche settimana fa, il Chelsea ha rifilato Kenedy al Getafe e gli spagnoli non hanno potuto far altro se non ringraziare. Parte titolare e fa danni per ottanta minuti, nonostante ciò la rete decisiva porta la firma di Angel, che mette in porta un preciso colpo di testa su assist da sinistra di Raul Garcia. Rete importante perché vale i tre punti contro il Trabzonspor, squadra sempre ostica piena di talenti grezzi (Avdijaj), giocatori mediocri (Novak, Sorloth) ed ex giocatori (Joao Pereira, Obi Mikel, Sosa, Sturridge).
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