
Oggi parliamo dell'Ajax, la squadra che negli anni 70 ha rivoluzionato il calcio grazie al suo profeta Johan Cruyff, una squadra capace di vincere tre Coppe dei Campioni consecutive e di vincere nel 1995 la quarta e fino ad oggi ultima coppa dalle grandi orecchie.
Eppure erano 13 anni che i lancieri di Amsterdam non disputavano gli ottavi di Champions League, da quel doppio confronto con l'Inter di Mancini. All'epoca l'Ajax guidato in panchina da Danny Blind poteva schierare giocatori del calibro di Stekelenburg, Grygera, Heitinga, Maduro, Pienaar, Babel, Vermalen, Sneijder, Emanuelson e Huntelaar ( Il quale stasera dovrebbe scendere in campo da grande ex del Real Madrid). All'andata l'Ajax si portò dopo 20 minuti sul 2-0, ma gli uomini di Mancini recuperarono e chiusero sul 2-2 l'andata, passando il turno grazie ad 1-0 a Milano. Da quel momento in poi l'Europa è stata la casa di cocenti delusioni che hanno sbiadito la grandezza storica di questa squadra.
Bisogna dire che il calcio rispetto agli anni 90, ultimi anni di un grande Ajax competitivo a livello internazionale è molto cambiato, il campionato olandese è visto come una lega di passaggio e non di consacrazione, infatti i "lancieri" hanno ceduto in questi anni molti giocatori di livello tra i quali ricordiamo Luis Suarez, Milik e Frenkie De Jong, il quale a giugno si trasferirà al Barcellona per quasi 90 milioni di euro.
Ma finalmente dopo 13 stagioni l'Ajax torna agli ottavi di finale, l'avversario è molto ostico, il Real Madrid Campione d'Europa da tre stagioni consecutive ma gli olandesi possono sfruttare al massimo la loro giovane età, la loro freschezza e l'ambizione di poter battere questo Real Madrid e chissà un giorno poter arrivare al livello dei più quotati avversari.
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