
Fino a dieci minuti dalla fine i Lions erano out per mano dell'avversario, l'Hull City, passato in vantaggio ed in pieno controllo del match. Poi accade l'imponderabile rimonta, dovuta per onestà calcistica a due autentiche prodezze dell'attaccante Ferguson, che nel giro di 3' prima trova un sinistro a giro da fuori area e poi cala la sentenza con una magistrale punizione dal limite che sorvola la barriera e sorprende l'impotente portiere avversario. Il finale non riserva più nulla e sulle tribune del mitico Den si fa giustamente festa.
Stiamo parlando del Millwall, una società ricca di storia fondata da operai perlopiù scozzesi nel lontano 1885 nella zona dei docks londinesi, del porto insomma, di estrazione operaia legata al popolo dei marittimi. La trovo degna di menzione e sebbene abbia prevalentemente militato nelle serie inferiori, circa trent'anni fa giocò l'allora First Division, la prima Serie anticamera della nascente e milionaria Premier League attuale mentre oggi gioca in seconda divisione, la Championship dove occupa le retrovie.
Peraltro il campionato in questione rimane forse il solo a rappresentare il vero british style ,con molti giocatori britannici a pedalare secondo i canoni del vecchio e glorioso football made in England che amo come nessun altro fin da bambino. Ricordo come fosse oggi quando sul campetto dove giocavamo e ci chiamavamo coi nomi dei calciatori io scegliessi senza tentennamenti quello dell'allora centrocampista dei Gunners Tony Woodcock, vera gloria nazionale capace di alzare la Coppa dei Campioni anni prima col Nottingham Forest del mago Brian Clough.
Insomma un legame autentico quello tra me e il calcio inglese e devo proprio ammettere come il passaggio al quarto turno dei londinesi mi abbia riempito di orgoglio e di passione come ai vecchi tempi, quindi invito tutti a sostenere i Blues nel prosieguo della coppa più antica e ricca di sorprese che ci sia.
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