
Anche gli dei sono destinati a cadere. Zlatan Ibrahimovic, dopo aver forzato da Aprile il suo rientro, aveva annunciato al mondo intero "Non voglio smettere, voglio tornare e giocare ancora nei top club." Il Manchester non gli aveva rinnovato la fiducia sulla carta a giugno, Zlatan era libero sul mercato, free agent diranno gli espertoni di mercato.
Qualcuno lo aveva accostato anche al Napoli. Destini e porte che non si sono mai incrociati. Iniziava la sua intensa attività di recupero: si scriveva "Ci vediamo nel 2018" e lui rispondeva "Sono pronto" a suon di foto e video social dove mostrava al mondo intero che le sue scarpette erano ancora saldate ai piedi anche sotto le coperte del letto di casa oppure quando allenava le gambe con la bike in terrazzo a sfondo paradisiaco. Urlava "Sono pronto", il Manchester lo convocò e gli propose ancora un contratto annuale. Ha firmato. Voleva solo tornare.
Recupero lampo ed eccolo in campo, anche se non cattivo e tagliente come un tempo dove risolveva tutti i guai del campionato da solo: assist, goal e man of the match a grappoli tra le sue esperienze olandesi, italiane, spagnole, francesi e infine inglesi.
Anche Mou, l'uomo per il quale avrebbe anche ucciso (dichiarò nella sua biografia), ha sussurrato all'orecchio di colui che si professa Dio del calcio: "Fermati un mese questo 2018, facciamo un finale al top". Ibra ha annuito. Ti aspettiamo Zlatan, per scrivere un gran finale.
Perché Napoli a gennaio no ? Scudetto per Ibra con Juve, Inter, Milan , Napoli…..vuoi mettere ?
Cina o MLS