
La piemontese in questo momento è la gigantista più brava in assoluto e nemmeno campionesse del calibro della Shiffrin e della Gisin, possono nulla per batterla. Nella prima manche parte bene la venere delle nevi Mikaela Shiffrin, la quale con il pettorale numero 1 mette dietro tutte le altre avversarie, compresa la Bassino che giunge seconda a 3 decimi.
L'aspetto che più colpisce i telespettatori è l'eleganza e la precisione che l'atleta azzurra dimostra nell'affrontare i paletti, e chi ha avuto la fortuna di vedere le vittorie di Marta Bassino in questa 2 giorni slovena, può certamente dire di aver assistito alla stesura di una pagina indelebile della storia dello sci italiano e mondiale, perché imprese del genere sono rare da ripetersi. L'ultima a riuscirci fu l'indimenticabile Deborah Compagnoni nel 1997.
Buona la prova di Sofia Goggia che dopo il sesto posto della prima manche, chiude settima nella seconda; l'altra azzurra Brignone, forse demotivata e sfiduciata dal periodo no che sta vivendo, termina la prima prova a quasi 2 secondi dalla Shiffrin e nella seconda esce fuori senza riportare traumi. Le altre italiane in gara che hanno chiuso la competizione sono state: la Midali 26a, la Curtoni 24a e la Melesi giunta 25a.
Sintesi
A fine giornata l'atleta del gruppo sportivo dell'esercito dichiarerà che questo è il periodo sportivo più bello che abbia mai vissuto, e che ancora non riesce a credere a tutte le vittorie che sta ottenendo, dove sta mettendo dietro le più forti di sempre (aggiungerei con distacchi all'Alberto Tomba).
Dopo aver pagato la stanchezza del giorno precedente sulla stessa dura e difficile pista, riferirà che nella seconda manche è scesa più determinata che nella prima, facendo ricorso a tutte le sue energie e così facendo, contro anche le sue stesse previsioni, è riuscita a domare tutte le sue dirette avversarie. (Grazie Marta per il bel weekend che ci hai regalato sportivamente parlando).
Cronaca
L'atleta nata a Borgo San Dalmazzo grazie alla migliore prestazione nella 2a manche (1'10''72-1'07''34) recupera l'esiguo svantaggio iniziale dalla statunitense e porta a 5 i successi stagionali in gigante su 6 disputati. Al secondo posto troviamo la svizzera Gisin che precede di un soffio la beniamina di casa Hrovat, la quale fa suo l'ultimo gradino del podio.
La quarta classificata è la signora Gut-Bherami, che precede la transalpina Worley. Al sesto posto, dopo una seconda prova sottotono, arriva la Shiffrin che deve rimandare cosi l'appuntamento con la vittoria; settima piazza per la Goggia davanti all'altra elvetica Holdner, autrice quest'ultima di un'ottima seconda manche. Il nono posto è dell'australiana Robinson, ed infine il decimo spetta alla leader della classifica mondiale Petra Vlhova che torna a casa dopo 2 giorni di magro bottino.
Classifica finale:
1) Bassino
2'18''06
2) Gisin
2'18''72
3) Hrovat
2'18''79
4) Gut-Bherami
2'19''20
5) Worley
2'19''31
6) Shiffrin
2'19''33
7) Goggia
2'20''13
8) Holdner
2'20''20
9) Robinson
2'20''38
10) Vlhova
2'20''47
Classifica generale:
1) Vlhova (Slovacchia)
775 punti
2) Gisin (Svi)
715 pt.
3) Bassino (Ita)
623 pt.
4) Shiffrin (Usa)
565 pt.
5) Liensberger (Aut)
483 pt.
6) Gut-Bherami (Svi)
472 pt.
7) Goggia (Ita)
454 pt.
8) Brignone (Ita)
429 pt.
9) Suter (Svi)
371 pt.
10) Holdener (Svi)
332 pt.

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