
Lo stadio di proprietà l'hanno inventato, come il calcio, in Inghilterra dove prevale da sempre la passione popolare per questo magnifico sport. Da noi invece sono pochi gli esempi di società capaci di realizzare l'impresa, al solito vincolata da retaggi culturali e cavilli burocratici che solo ultimamente, forse, si stanno dissipando. La Juventus come sempre detta legge e grazie al suo Stadium ha gettato le basi per nuove vittorie in serie, almeno in Italia. Peraltro se un difetto lo volessimo proprio trovare ,dovremmo necessariamente evidenziare come la sua capienza sia piuttosto risicata rispetto al bacino d'utenza bianconero che attinge più che da Torino dal Meridione d'Italia.
Questa a mio avviso resta la fondamentale differenza con gli stadi di proprietà dei top team d'oltremanica che per prima cosa sono ben più capienti oltre che dotati di tutti ma proprio tutti i servizi per il tifoso. Old Trafford, Emirates, Anfield fino al gioiello Wembley della Football Association insegnano. Denuncio da puro appassionato quale mi reputo il vero paradosso che vivo da vicino in quel di Bergamo intorno al pur bellissimo sogno della Dea che si sta realizzando a vista d'occhio nel cantiere del suo futuro stadio .
Due criticità appaiono evidenti: la corsa contro il tempo avendo perso un anno rispetto al previsto per le solite scaramucce con gli odiati cugini dell'Albinoleffe oltre che con il quartiere di Monterosso dove sorge, ma soprattutto mi duole rimarcare l'incomprensibile volontà di giocarci la Champions League. Roberto Spagnolo è la macchina da guerra che la presidenza ha immolato ad eroe per riuscirci, con il risultato di lavorarci giorno e notte quando si farebbe decisamente meglio a farlo con più calma e attenzione.
Temo che almeno per la coppa ci si debba rassegnare a giocarla altrove soprattutto per il conto salatissimo presentato dalla delegazione Uefa per le necessarie modifiche da apportare. Assurdo non aver mai pensato di chiedere invece la disponibilità del Meazza ben più adatto e vicino alla causa, lo ho invano sostenuto fin da subito senza trovar riscontro alcuno.
Fosse per Milan e Inter San Siro non dovrebbe nemmeno stare in piedi, è di queste ore l'ufficializzata presentazione del loro progetto di un nuovo stadio, immagino ridimensionato come tutti quelli costruiti finora. Come l'Atalanta farà infatti realizzando solo 24.000 nuovi posti imponendo prezzi altissimi dei biglietti, così le milanesi taglieranno della metà l'attuale capienza col risultato di riempirli facilmente grazie alla maggioranza dei tifosi che si abboneranno ma a discapito di tutto il resto della tifoseria che si dovrà accontentare di andare al bar o ricorrere allo streaming per vedere la partita.
Tutto e’ bene cio’ che finisce bene, dunque
Il Milan e i suoi tifosi si facciano da parte dimostrando sportivita’ e intelligenza all’Atalanta in Champions in casa loro
Finalmente la rivelazione: tutti vogliono il vecchio e caro Meazza
La soluzione era a portata di mano ma provinciali si nasce
Peccato essere tanto testardi
Clamoroso autogol della presidenza Percassi