
Splendida impresa degli uomini di mister Carmine Gautieri al Garilli di Piacenza, doppietta di Maracchi e tutti a casa, con un gioco pratico e utilitaristico come quello amato e predicato da Nereo Rocco.
Proprio il tecnico nato a Trieste , giocatore prima e allenatore dopo della formazione giuliana , che rappresento' come nessun altro il "catenaccio all'italiana" con lui assurto ad opera d'arte calcistica per la gioia del suo amico e cantore massimo Gianni Brera, estimatore convinto del calcio nostrano senza fronzoli .
Ho avuto la fortuna proprio ieri l'altro di ammirare dalle bacheche sportive di Raiplay il filmato " Un'ora con Nereo Rocco" che mi sento vivamente di consigliare agli appassionati di oggi,specie quelli piu' giovani.
Si tratta della splendida giornata vissuta direttamente a casa Rocco sulle alture del Rozzol di Trieste da Brera, il piu' grande giornalista di sport di tutti i tempi scortato dall'altro Gianni, il fido e giovanissimo Mina'.
Attorno al magnifico tavolo imbandito di tutto punto su cui campeggiavano amatissime da entrambi le numerose bottiglie di "quello buono" si dipanava illuminante l'amabile conversazione da fuoriclasse , ribadendo come solo i grandi possano rimanere persone autentiche nella loro schietta e semplice verità, della serie "pane al pane e vino al vino"!
Ne esce un ritratto inedito del burbero triestino diverso dal personaggio dipinto dai piu',in realta' persona assai raffinata,colta e intelligente sopra la media non solo calcistica per stessa insindacabile e perentoria ammissione dello scrittore pavese.
In sostanza un grandissimo uomo prima che sportivo e allenatore formidabile , capace di autentici miracoli quali il terzo posto nel massimo campionato col Padova ed il secondo della sua Triestina dietro solo al Grande Torino prima della definitiva consacrazione al Milan dove salira' sul gradino piu' alto vincendo scudetto e Coppa Campioni, la prima di una squadra italiana nel 1963 a Wembley.
Onore ed eterna gratitudine insomma al grande paron, che la terra gli sia lieve e sempreverde come l'amatissimo suo campo di gioco .
Averne di allenatori come el paron, altro che i troppi fenomeni improbabili che siedono sulle panchine odierne!
Scrittura d’altri grandi tempi per questo pezzo da far leggere nelle scuole calcio dei giorni nostri.