
Le ragazze di Mazzanti sono partite oggi per l’Oriente in vista del campionato mondiale, che inizia il 29 settembre, e probabilmente stanno ora smaltendo il jet-lag prima di riprendere gli allenamenti. È dunque il momento giusto per fare il punto della situazione.
La squadra c’è ed è di livello più che buono, soprattutto nelle titolari: il suo posizionamento “strutturale” è tra le prime 7/8 al mondo (insieme a Stati Uniti, Serbia, Cina, Turchia, Russia, Brasile e Olanda); squadra molto giovane (23 anni di media), cosa che fa ben sperare per il futuro, ma con già una buona esperienza internazionale.
Al netto di infortuni (Caterina Bosetti, Folie) e rinunce (Gennari), le giocatrici scelte da Mazzanti sono le migliori a disposizione sulla piazza.
I risultati dei tornei 2018 sono stati nel complesso positivi: salvo la parentesi della Gloria Cup, negli altri tornei (VNL, Rabobank) la squadra, specialmente quando sono state schierate le titolari, si è espressa su livelli più che buoni, dimostrando di poter giocare le sue carte con tutte le altre nazionali e facendo emergere alcuni nomi di sicuro interesse (Pietrini su tutte). Ciliegina sulla torta, la vittoria al prestigioso Montreux Volley Masters di inizio settembre.
Sul piano tecnico, il punto-chiave è nei fondamentali “di avvìo” (chi ben comincia…): se riusciamo a garantire solidità e continuità in battuta e soprattutto in ricezione siamo a buon punto; il muro funziona assai bene con le nostre centrali, in attacco il mix di potenza (Egonu, Sylla, ma anche Pietrini) e sapienza (Lucia Bosetti) può funzionare; se la ricezione tiene, Malinov è in grado di distribuire da par suo, e anche le famose 4 soluzioni di attacco degli schemi di Mazzanti possono diventare più spesso realtà.
Un altro punto di attenzione è nei cali di concentrazione e lucidità cui può essere soggetta la squadra, che in alcuni casi si è mostrata incapace di reagire di fronte a situazioni di difficoltà, uscendo troppo facilmente con la testa dal match. Forse certe “montagne russe” emotive sono un po’ nell’ordine delle cose in ogni sport; può darsi che influisca la giovane età delle nostre ragazze; certamente è un rischio sempre in agguato. Prezioso a tale riguardo il ruolo delle “senatrici”(De Gennaro, Lucia Bosetti, Ortolani), anche dalla panchina.
Conclusioni: certo, la partenza per il Giappone ha il conforto di un buon filotto di ultime prestazioni positive, e questo è un buon viatico. In ogni caso calma e gesso: il Mondiale alle porte è tutto un altro film. Sappiamo senz’altro che le nostre possono ben figurare, ma anche che la palla è rotonda pure nel volley, e che ogni partita tra le “top eight” è una storia a sé.
I presupposti per un Mondiale dignitoso ci sono tutti; l’obiettivo di raggiungere la terza fase (e quindi di essere tra le prime sei), che non va dato affatto per scontato, è comunque alla portata delle nostre ragazze, se riescono ad esprimersi ai loro livelli e giocarsi bene le carte in loro possesso, che non sono affatto poche!
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