
Frazione simile a quella di Freuenfeld vinta dal campione del mondo in carica Peter Sagan il giorno prima. A differenza della seconda tappa del Giro di Svizzera, il percorso che si conclude a Gansingen prevede qualche strappo nel finale: l'ultimo, posto a 6 km dal traguardo, fa qualche vittima (Kristoff, tra gli altri, non rientrerà).
Si arriva alla volata finale con il leader della generale Kung che tenta l'assolo a 700 metri dal traguardo, venendo subito stoppato. Anche Arthur Vichot (FDJ) tenta di anticipare i velocisti e guadagna diversi metri di vantaggio sul resto del gruppo e Oss, gregario di Sagan, non riesce a ricucire. Gaviria (Quick-Step) segue Oss, poi Sagan, Cort-Nielsen (Astana), Matthews (Sunweb), Colbrelli (Bahrain-Merida), Albasini (Mitchelton-Scott) e Battaglin (LottoNL-Jumbo).
A 300 metri dall'arrivo, Colbrelli parte per primo e inizia una volata lunghissima, Albasini lo tallona, quindi Battaglin. Il velocista della Bahrain-Merida sorprende tutti, Sagan si porta sulla ruota di Albasini lasciando Gaviria a fare la volata da solo. Ai 120 l'azione di Vichot si spegne, Sagan salta dalla ruota di Albasini a quella di Gaviria, poi prende il centro strada tentando d'infilarsi in uno spazio impossibile; sull'asfalto bagnato, Colbrelli stringe a centro strada e conquista un grandissimo successo contro due tra i velocisti più forti del periodo. Gaviria secondo, Sagan terzo, poi Albasini, Cort Nielsen, Matthews, Battaglin, Stuyven, Ulissi e Vanmarcke. Kung resta in maglia gialla.
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