
Non c'è due senza tre! Dopo Fabio Fognini a Bastad e Marco Cecchinato a Umag, è stato il turno di Matteo Berrettini trionfare in un torneo ATP. Il tennista romano ha sconfitto in due set Roberto Bautista, non uno qualunque su terra battuta. Con la sua vittoria, il tennis nazionale ha potuto alzare al cielo il terzo titolo in poche settimane. Il quinto in questa stagione, se si considerano anche le vittorie dello stesso Fognini a San Paolo, a marzo, e di Cecchinato a Budapest, a fine aprile.
Cecchinato è stato anche il grande protagonista italiano al Roland Garros; issandosi in semifinale, ha riportato il nostro paese (maschile) in una semifinale Slam dopo quaranta anni. Considerando che in griglia abbiamo anche gli esperti ( e mai darli per bolliti, perché riescono sempre a sorprenderci) Andreas Seppi e Paolo Lorenzi, il gruppo tennistico maschile sta probabilmente vivendo la migliore stagione degli ultimi dieci anni.
Un po il contrario di quello che sta avvenendo con il tennis femminile. Dopo i fasti delle annate d'oro targate Flavia Pennetta, Francesca Schiavone, Roberta Vinci e Sara Errani, ora il ricambio generazionale sta facendo una fatica pazzesca. Non ci sono all'orizzonte ragazze in grado di prendere il testimone de Pennetta & Co. Difficile riproporre i grandi successi e le gioie che le nostre azzurre ci hanno fatto vivere, tra trionfi Major, Career grand Slam e Fed Cup.
Camila Giorgi non è la risposta adeguata. Fantastica interprete su erba, dove quest'anno a Wimbledon ha raggiunto i quarti. Sconfitta da Serena Williams, la maceratese ha molto da recriminare, in un match che avrebbe potuto vincere, attuando soluzioni tattiche diverse. Il suo problema è che sulle altre superfici fa una fatica pazzesca, più dal punto di vista tecnico ed emotivo piuttosto che fisico.
I ruoli si sono invertiti. Ora sono i ragazzi che brillano, mentre il tennis femminile sta lentamente cadendo nell'oblio. La speranza è che l'ottimo momento dei nostri tennisti prosegua, mentre finalmente al contempo possano emergere nuove stelle in grado di far brillare nuovamente il tennis femminile italico. Fattibile o pura utopia?

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